Storia di un’idea che ha preso vita: il viaggio prosegue

Dagli esordi alla crescita dei primi anni, all’avvento delle reti sociali e a come è cambiata la Rete negli anni (e come sono cambiati sia chi la frequenta, sia i modi di fruirne), attraverso numerose nuove pubblicazioni o riedizioni di libri, ben due trilogie cinematografiche e vari giochi d’impatto: il mondo e le dinamiche degli appassionati tolkieniani hanno subito modifiche vorticose e spesso rapide nello svolgersi. Dell’Internet dei nostri primi tempi sono rimasti però i siti, sia pure a loro volta profondamente innovati – tra CMS, contenuti multimediali e integrazione con i social che hanno sostituito o fortemente ridimensionato mezzi come i newsgroup, le chat e i forum. In questa sezione raccontiamo in breve come siamo cambiati e come siamo “strutturati” in questa nuova versione del sito. 

A proposito del sito web

Riepiloghiamo i primi venticinque anni di esistenza del nostro sito, che si sono conclusi nel modo che non avremmo mai voluto… ma da qui ripartiamo con passo ancora più vigoroso verso le mete che ci siamo posti!  [Alla pagina]

Teniamo i contatti!

I nostri referenti, ognuno per la parte a cui si dedica, risponderanno volentieri alle richieste che farete pervenire attraverso i recapiti e i moduli di contatto qui disponibili, pronti all’uso: ogni vostro riscontro è prezioso. [Alla pagina]

La redazione

A popolare i contenuti del sito provvede il nostro gruppo “redazionale”, che seleziona e pubblica i materiali: ecco chi fa parte della squadra… e come entrarvi [Alla pagina]

Collaborazioni culturali

Eldalië ha sempre avuto l’attitudine a “fare rete”: operiamo in sintonia con altri enti, associazioni e gruppi a tema per co-organizzare o dare supporto attivo. [Alla pagina]

Nólëmeldor – Notiziario

Il bollettino periodico con cui tenere aggiornati gli iscritti al sito è un canale di informazione essenziale: lo abbiamo intitolato “Amici della conoscenza”. [Alla pagina]

Verso la fine del XX secolo, Tolkien arrivato sempre di più a essere considerato nel modo in cui lo definisce il titolo del recente libro di T.A. Shippey, ].R.R. Tolkien: autore del secolo. Invece di scomparire dall’orizzonte in quanto letteratura fantastica d’evasione, o di essere spodestata da narrativa di stampo maggiormente “realistico”, l’opera di Tolkien è ormai sul punto di essere riconosciuta come al passo con il suo tempo, in quanto ne riflette le guerre, i periodi di pace precaria e l’ansia crescente nei riguardi della stabilità della vita moderna. L’opera di Tolkien ha una maggiore rilevanza per il mondo attuale di quanto sembrasse averne quando Il Signore degli Anelli fu pubblicato, verso la metà degli anni Cinquanta. I lettori inizialmente affascinati dal mondo fantastico sarebbero tornati continuamente a leggere la storia a causa delle ben più serie riflessioni sul mondo reale che vi sono contenute.

Il grande saggio di Tolkien Sulle fiabe è la considerazione più valida e profonda che io abbia mai incontrato riguardo alla natura, all’origine e al valore del mito e della fantasia, oltre a essere il commento più convincente sulla sua stessa opera. In esso, tra le molte pepite d’oro puro, troviamo la più chiara definizione della sua teoria operativa della fantasia. «Perché la Fantasia creativa», egli scrive, «si fonda sulla dura consapevolezza che le cose sono proprio così nel mondo, quale esso appare alla luce del sole; su un riconoscimento del dato di fatto, ma non sul divenirne schiavi» (MF p. 213 ).

È proprio così. Le cose del mondo sono come sono: la funzione della letteratura fantastica, e la sua più grande forza, è proprio quella di fare questa difficile ammissione e di aiutare i lettori a farla. Costoro possono avvicinarvisi per rifugiarsi in un altro mondo (o per credere di farlo), ma devono poi tornare al proprio dopo essersi resi conto, in maniera netta e senza compromessi, che in questo mondo le cose stanno proprio così. È questa la vera importanza del Signore degli Anelli e del Silmarillion per il secolo di Tolkien, per il nostro o per qualsiasi altro.

(V. Flieger, Prefazione alla seconda edizione; Schegge di luce, trad. di G. Bencistà e M.R. Benvenuto, Marietti, Genova-Milano, 2007)