La nascita di un sito su Tolkien rivissuta attraverso i documenti di allora

Internet è per antonomasia il regno di tutto ciò che cambia periodicamente e vorticosamente. I siti hanno bisogno di ritocchi frequenti, man mano che nel tempo cambiano le tecnologie con cui rappresentarli a video e di conseguenza il modo di scriverne il codice: i social sono un continuo di nuove pubblicazioni che da un’ora all’altra soppiantano le precedenti. In tutto questo, Eldalië è un sito che nel 2021 (anno di stesura di questa pagina) compie ventun anni, ma i materiali su cui venne assemblato per la prima volta erano in rete già dal 1996. Eldalië ha già dunque una storia alle spalle, una storia che può essere ripercorsa per sommi capi e raccontata recuperando i contenuti che pubblicammo negli anni passati, man mano che aggiungevamo altre tappe al nostro percorso.

Gli esordi e le prime pubblicazioni

La porta di ingresso all’Italian Tolkien Page

Proprio così. Le nostre attività in Rete ebbero ufficialmente inizio, con la registrazione del dominio eldalie.it e l’uscita della prima pagina web intestata Eldalië, per l’appunto nell’estate del 2000. Questo primo traguardo, in realtà punto di partenza, giunse dopo alcuni mesi di frenetica ideazione e pianificazione da parte di Peppe Truono e Marco Trucillo, salernitani D.O.C., e l’appoggio a distanza di Gianluca Comastri, bolognese purosangue – come a dire, tipico caso di alleanza strategica “remota”, possibile, ipotizzabile e funzionante solo nell’era di Internet quale paradigma della comunicazione e collaborazione a distanza.

Ma prima di Eldalië i primi passi del web tolkieniano italiano li avevano mossi proprio i siti di Peppe e Marco: l’Italian Tolkien Page, nata come sito web gratuito su una delle tante piattaforme dell’Internet che fu e che non è più da molto tempo, Geocities; l’Italian Tolkien Dictionary, un dizionario enciclopedico con motore di ricerca interno (parliamo del 1996, quando molte cose oggi pressoché scontate non lo erano affatto!); infine, l’Italian Tolkien Trivia, un quiz che ai tempi induceva molti visitatori a cimentarsi mettendo alla prova la loro conoscenza delle opere. Queste ultime due risorse erano ospitate su Immaginario, servizio di hosting gratuito offerto dalla Gilda Anacronisti. Poco tempo dopo, a questo primo network in embrione si aggiunse Ardalambion, anch’esso implementato sui server della Gilda, con conseguente ampliamento di quel primo staff sull’asse Salerno-Bologna.

Pagina d’ingresso dell’Italian Tolkien Dictionary

Senza dubbio è retorica dire che nel Duemila il mondo era molto diverso, ma è un dato di fatto non contestabile. Anche evitando di scomodare importanti questioni di equilibri nazionali ed internazionali e rimanendo in ambito tolkieniano, le cronache di allora parlano di un movimento che sull’Internet italia era alla vigilia di un certo crescendo, ma ancora in sordina: i film di Peter Jackson erano attesissismi e imminenti, ma ancora di là da venire; la Rete offriva pochi materiali rilevanti in italiano (mentre le risorse in inglese erano già fiorenti); gli appuntamenti culturali in cui si parlava di Terra di Mezzo erano, con esclusiva pressoché totale, appannaggio della Società Tolkieniana Italiana.

Una visita alla pagina d’archivio che annunciava il nuovo sito nel 2000 manterrà il ricordo di quella fresca ingenuità degli esordi… oltre alla certezza che essere in ritardo con i lavori sul web è da sempre caratteristica cronica di Eldalië e derivati! Se poi si confrontano gli obiettivi di allora con quelli di oggi, la continuità è talmente evidente che induce più di una riflessione.

Per una prima, breve spiegazione di che cosa è Eldalië ci piace ricorrere alle parole che scrisse il suo ideatore principale, il già citato “PePPeZ” Truono, nella pagina di presentazione che fu redatta in occasione della prima pubblicazione del sito nel nuovo dominio:

Eldalië.it nasce dalla convergenza di tre siti autonomi (Italian Tolkien Page, Italian Tolkien Dictionary, Italian Tolkien Trivial) in un unico (eldalië.it appunto) che li fonde assieme e dà a tutti e tre carattere unitario. Lo sforzo per mettere su questo sito è stato davvero considerevole, ma la speranza di affiliare cultori e novizi del mondo della Terra di Mezzo ci ha sempre sospinti in questo difficile cammino. La speranza è che la cerchia di simpatizzanti, amici e collaboratori si ampli sempre più in modo da rendere Eldalië una vera e propria comunità.

Come già precisato qui sopra, il numero di appassionati, anche in Rete, era allora assai minore di quello di oggi, così come assai minore era la disponibilità di pubblicazioni e oggettistica in genere.Da allora molta strada è stata percorsa… ma il viaggio prosegue (vedere più avanti per l’origine di questo motto).

La scelta del nome… e di una forma mentis 

Un’altra domanda che può legittimamente sorgere riguarda la scelta del nome. Se l’obiettivo era quello di catturare l’attenzione degli appassionati de Il Signore degli Anelli, come mai ricorrere a un nome del Silmarillion e spostare l’attenzione sulla stirpe elfica, che di certo non è preponderante nella narrazione che riguarda la Guerra dell’Anello? Intanto bisogna considerare che la Società Tolkieniana Italiana, con la sua festa annuale dal nome Hobbiton e i suoi gruppi locali di allora ispirati alle famiglie della Contea, si richiamava decisamente ai Mezzuomini. Quindi, in qualche modo dovevamo differenziarci… ma questo è solo un effetto collaterale, le motivazioni erano, se ci si perdona la presunzione, un poco più profonde.

Eldalië è il nome del popolo elfico. Badate bene, non il popolo dei Noldor, dei Sindar, dei Teleri ecc. bensì di tutto il popolo elfico, di tutti gli elfi: ciascuno con le proprie peculiarità, con i propri riti e le proprie arti“.

Così scriveva Peppe Truono, in uno dei primi editoriali di allora. Come si può leggere in quel brano, che tuttora ha il suo degno posto nel novero dei materiali di Eldalië, in realtà la scelta di quest’identità corrisponde a un preciso approccio – rivolto tanto al mondo della Terra di Mezzo quanto alla vita quotidiana. Approccio che naturalmente vogliamo condividere, con tutti coloro che si sentiranno mossi dallo stesso desiderio.

Per questo, col pretesto del “recupero delle origini” e dei materiali degli inizi anche nella nuova versione 2021 di Eldalië, vogliamo ancora invitare alla lettura di quei primi, sommessi brani d’esordio. Iniziammo in tre, senza la minima idea di dove ci avrebbero condotto le ali dell’entusiasmo degli inizi: ora che da queste pagine (e non solo) siamo passati in tanti e che abbiamo visto i nostri primi lettori diventare prima amici, poi coautori e infine vere e proprie colonne portanti del gruppo e del sito, fino a che poi magari la vita ha tracciato altre strade e comportato altre più o meno difficili scelte, ci piace l’idea di rivivere quei momenti e farli rivivere anche a chi inizia a frequentarci oggi, o inizierà domani. Sarà un po’ come aver condiviso con noi quei primi passi e, spero, darà la giusta carica per condividere tutti assieme anche quelli che affronteremo proseguendo. 

I primi anniversari importanti

L’anno 2005 d.C., oltre ad essere stato un anno di una certa rilevanza per tutto quanto gravita attorno alle opere di J.R.R. Tolkien (come riportato in altre sezioni di questo sito, infatti, è occorso il cinquantesimo anniversario della pubblicazione della terza parte de Il Signore degli Anelli, ricorrenza celebrata dalle società tolkieniane di tutto il mondo – e dalla Tolkien Society in particolare, con un evento di portata planetaria svoltosi nell’agosto di quell’anno) rappresenta un primo piccolo traguardo anche per Eldalië: si è trattato infatti del quinto anno di vita del sito. E vogliamo cogliere l’occasione per riproporre, anche allo scopo di mantenere nella viva memoria, le emozioni, le aspettative e le difficoltà di quei primi passi, rispolverando alcuni dei materiali di allora – sperando naturalmente che quello sia stato solo il primo lustro d’una lunga serie.

L’anno 2006 d.C., ha costituito un altro traguardo. Pochi lo sanno, anche tra chi Eldalië è stato di casa in quegli anni, ma quell’anno rappresenta una tappa notevole nel cammino della nostra amata realtà collettiva nonché testata web: si tratta infatti del decimo anno di presenza in Rete dei siti tematici poi evolutisi e confluiti nel progetto Eldalië. 

Come già riportato a inizio pagina, le nostre attività in Rete ebbero ufficialmente inizio, con la registrazione del dominio e l’uscita della prima pagina intestata Eldalië, nell’estate del 2000, dopo alcuni mesi di frenetica ideazione e pianificazione da parte del trio (eh già, in tre si è in compagnia…) eterogeneo ma quanto mai determinato composto dai tre fondatori. Ma prima di allora non c’era il Vuoto, in quanto in Rete erano già presenti ed attivi quei siti che iniziavano a parlare e a far parlare di Terra di Mezzo, sia pure in uno scenario assai limitato e spopolato rispetto all’Internet dei giorni nostri. Eldalië scaturì da un’idea di Giuseppe Truono, che anelava a sviluppare qualità e quantità dei contenuti del suo sito tolkieniano originario, l’Italian Tolkien Page, che portava avanti per l’appunto dal 1996 assieme all’Italian Tolkien Trivia (poi sopravvivssuto come Tolkien Trivia in Eldalië, in attesa di essere recuperato per la nuova struttura) e all’Italian Tolkien Dictionary (manco a dirlo, il Dizionario Enciclopedico che del pari verrà recuperato, poi decisamente ampliato). Assieme a Marco Trucillo, che si occupava e si occupa di tutta la parte tecnica, complice il proliferare della Rete i tre divennero ben presto consapevoli che la crescita qualitativa e quantitativa era legata all’allargamento degli orizzonti e allo stringersi di alleanze e collaborazioni. Decisero quindi di coinvolgere Ardalambion per contribuire alla parte contenutistica di questo nuovo progetto nascituro: va detto che l’esordio in rete dell’Ardalambion italiano risale al 1998, dunque con un paio di annetti di ritardo per quanto il sito originale fosse precedente, ma la scelta fu di pubblicarlo solo dopo aver completato una buona parte delle traduzioni del verboso sito in inglese, cosa che richiese un bel po’ di tempo e lavoro. Queste le parole con cui GC raccontava l’episodio:

Mosso da analogo istinto gregario/collaborativo, mi ero imbattuto ben presto nei siti di Peppe e Marco – complice anche l’ottimo posizionamento nei motori di ricerca, che anche se più scarichi di adesso erano comunque in periodo di forte impennata di risorse presenti. Fino ad allora avevo però collaborato essenzialmente con qualche articolo per l’ITP, oltre che appiccicando il logo dell’ITP sulle mie pagine web personali dedicate alla documentazione tolkieniana. Dopo alcune brevi e dense discussioni a tre circa la natura e il taglio complessivo da dare al progetto, i due intraprendenti amici registrarono il dominio, si accordarono con Piermaria Maraziti della Gilda Anacronisti per ottenere un po’ di spazio web e un ambiente comodo, e l’avventura ebbe inizio. Nella fusione, le singole realtà di partenza si sono arricchite reciprocamente e sono evolute tutte molto di piú di quanto avrebbero potuto fare procedendo autonomamente: ovviamente dividersi le competenze agendo su un unico sito ha portato di certo una miglior gestione delle risorse e una migliore organizzazione in generale. Nessuno di noi separatamente avrebbe potuto creare un archivio di articoli e opere come quello di cui disponiamo, con annessa tanto di comunità di amici che tanto ha significato non solo in termini di popolarità e richiamo ma anche in fatto di amicizia e di splendidi momenti trascorsi assieme, se ognuno avesse dovuto contare solo sulle sue forze. 

Dopo i primi cinquant’anni, dopo i primi cinque (poi dieci) anni, il viaggio è sempre proseguito. Non ci fermeremo proprio ora, nemmeno di fronte ai peggiori disastri! Di dieci anni in dieci anni, il viaggio prosegue. Molto è stato fatto, molto ancora si può fare: però assieme, naturalmente, come sempre – e come altrimenti non potrebbe essere.

A proposito, un’ultima annotazione sul motto: perché proprio “il viaggio prosegue“? Perché, pur richiamandoci all’elficità, non possiamo non rendere onore a Bilbo Baggins per aver intrapreso il cammino che poi, di gesto in gesto e passando il testimone a tempo debito a hobbit più giovani, portò alla vittoria definitiva. Egli s’incamminò cantando «La via prosegue senza fine…» e, ancora oggi e per sempre, ci sarà a ogni passo qualcosa di nuovo da scoprire o riscoprire, in un viaggio che non termina realmente mai.